Good luck, JOHN!

Da novembre a maggio, quando andavo in palestra, salutavo tutti i giorni un ragazzo senegalese di nome JOHN.
Ecco, gli avrò dato sì e no tre euro quindi non ho mai pensato maliziosamente al saluto-convenienza della questione.
Due giorni fa, mentre andavo a casa di un'amica, mi sento urlare "Hi, my friend!" Sono andato di corsa a salutarlo e non avevo portato con me soldi, nulla.
Gliel'ho detto che mi dispiaceva tanto e lui mi ha detto con un sorriso "No money. How are you?" E poi "Da tanto è che non ti vedevo, la tua amica sta bene?"
Ecco. JOHN era ed è questo, un extracomunitario solo politicamente, geograficamente, burocraricamente parlando perché JOHN non è il "negro che viene a rubare il lavoro", JOHN non è colui che vende calzini o fazzoletti, JOHN è un essere umano educato, con un bel sorriso, che mi salutava sempre ogni mattina. E da JOHN dovrebbero prendere esempio tutti coloro che scrivono, dicono ed incitano all'odio un africano, uno di "colore", uno che viene e ci ruba tutto.

Ah, ho abbracciato JOHN e JOHN non puzza a differenza di molti snob e finti conservatori e patriottici che puzzano non solo di sudore ma di stupidità.
GOOD LUCK, JOHN!